Assicurazione contro la disoccupazione (AD)

Cosa è l’assicurazione contro la disoccupazione?

Qual è lo scopo dell’assicurazione contro la disoccupazione?

L’assicurazione contro la disoccupazione combatte la disoccupazione esistente o potenziale. È obbligatoria per tutte le persone impiegate con domicilio in Svizzera.

L’assicurazione contro la disoccupazione tutela tutti gli impiegati e le impiegate dalla fine dell’obbligo scolastico fino al pensionamento. A determinate condizioni, anche le persone in congedo per malattia o infortunio hanno diritto alle prestazioni di tale assicurazione.

Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che svolgono professioni con contratti d’impiego tipicamente brevi, frequenti nel settore della cultura, beneficiano di alcune norme speciali dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Cosa significa “ disoccupazione ” ?

Sono considerate disoccupate le persone che non hanno un impiego e che ne cercano uno. Si distingue tra disoccupazione totale o parziale.

Disoccupazione totale

È considerato totalmente disoccupato chi non è vincolato da un rapporto di lavoro e cerca un’occupazione a tempo pieno. Per occupazione a tempo pieno si intende un grado di occupazione minimo del 90 per cento.

Disoccupazione secondo la definizione legale, vedi LADI art. 10.

Disoccupazione parziale

È considerato parzialmente disoccupato:

  • chi non è vincolato da alcun rapporto di lavoro e cerca un’occupazione a tempo parziale;
  • o chi ha un’occupazione a tempo parziale e cerca un’occupazione a tempo pieno oppure un’altra occupazione a tempo parziale.

Per occupazione a tempo parziale si intende un grado di occupazione inferiore al 90 per cento. Può essere parzialmente disoccupato anche:

  • chi ha più impieghi a tempo parziale, se uno o più di questi impieghi giungono a termine oppure ne viene ridotto il grado di occupazione;
  • chi ha uno o più impieghi a tempo parziale e in parallelo esercita un’attività indipendente, se uno o più di questi impieghi a tempo parziale giungono a termine oppure ne viene ridotto il grado di occupazione.

Chi non è tutelato dall’assicurazione contro la disoccupazione?

Che prestazioni eroga l’assicurazione contro la disoccupazione?

L’assicurazione contro la disoccupazione fornisce prestazioni in natura e in denaro.

Chi può ricevere l’indennità giornaliera di disoccupazione?

Percepisce le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione chi:

  • ha perso un impiego soggetto a un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato;
  • non trova un posto di lavoro dopo la formazione; o
  • è costretto per determinati motivi a cercare un impiego, in particolare dopo un divorzio o una separazione così come in caso di morte del coniuge o di soppressione di una rendita AI.

Cosa è l’indennità di disoccupazione (ID)?

L’indennità di disoccupazione, a volte abbreviata con la sigla ID e nota anche come indennità giornaliera, è una prestazione sostitutiva del salario destinata alle persone disoccupate che si sono annunciate come tali all’Ufficio regionale di collocamento (URC) e che cercano un impiego.

Questa indennità è versata anche in caso di disoccupazione parziale, ad esempio quando viene a mancare uno di due impieghi e si cerca un posto di lavoro sostitutivo.

La disoccupazione è considerata tale a partire da una perdita di salario di due giorni consecutivi o, in caso di un lavoro a tempo parziale, di due giorni nell’arco di due settimane.

La persona disoccupata deve soddisfare determinate condizioni per poter far valere il proprio diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Chi deve pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione?

Come vengono versati i contributi AD?

I contributi all’assicurazione contro la disoccupazione (AD) vengono pagati insieme agli altri contributi alle assicurazioni sociali. Sono suddivisi a metà tra la persona impiegata e la datrice o il datore di lavoro, che versa poi il totale del contributo AD insieme ai contributi AVS, AI e IPG alla cassa di compensazione AVS competente.

A quanto ammontano i contributi AD?

I contributi AD corrispondono al 2,2 per cento del salario lordo soggetto all’AVS: dal salario viene detratto l’1,1 per cento e la datrice o il datore di lavoro aggiunge l’altro 1,1 per cento.

I contributi AD sono riscossi su salari annuali tra CHF 2300 e CHF 148 000. Se un salario raggiunge il limite minimo di CHF 2300 all’anno, i contributi AD sono dovuti sull’intero salario. La parte di salario che supera CHF 148 000 all’anno non è soggetta a contribuzione e non è nemmeno assicurata.

L’obbligo di pagare i contributi si applica a ogni rapporto di lavoro. I salari non vengono sommati. Se sussistono più rapporti di lavoro e i singoli salari sommati superano il limite di CHF 148 000, ogni singolo salario è soggetto a contribuzione, perché l’obbligo di pagare i contributi si applica appunto a ogni rapporto di lavoro e non è forfettario.

Quando inizia e quando termina l’obbligo di pagare i contributi AD?

L’obbligo di pagare i contributi AD per le presone impiegate inizia il 1° gennaio dopo il compimento del 17 anno d’età.

L’obbligo di pagare i contributi AD termina insieme al rispettivo rapporto di lavoro, ma al più tardi al momento del raggiungimento dell’età di riferimento per il pensionamento (vedi AVS). Chi resta impiegato oltre l’età di riferimento è esonerato dall’adempimento del periodo di contribuzione e non è più assicurato.

L’obbligo di pagare i contributi AD termina anche in caso di pensionamento anticipato volontario, ovvero in caso di riscossione anticipata della rendita AVS, con cui scade la tutela dell’assicurazione contro la disoccupazione. Se invece il pensionamento anticipato è involontario, il diritto all’indennità permane.

A quanto ammonta l’indennità giornaliera di disoccupazione?

Come vengono ricompensati i guadagni intermedi?

Cosa è un guadagno intermedio?

Tutti gli sforzi che contribuiscono a tornare a stare sulle proprie gambe finanziariamente vengono ricompensati. Un guadagno intermedio è un guadagno che viene conseguito temporaneamente durante la ricerca di un impiego. Viene considerato guadagno intermedio qualunque reddito da attività lucrativa dipendente o indipendente che una persona disoccupata consegue durante il periodo di controllo, dunque durante il periodo di diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione.

Un guadagno intermedio è considerato tale, se il salario derivante dal guadagno intermedio è inferiore rispetto all’indennità di disoccupazione effettiva.

Perché i guadagni intermedi devono essere annunciati all’URC?

È importante che un guadagno intermedio venga annunciato alle autorità (URC). Con dei guadagni intermedi annunciati, a una persona disoccupata spetta un reddito maggiore rispetto alla sola indennità di disoccupazione. I guadagni intermedi non annunciati hanno invece come conseguenza una riduzione dell’indennità di disoccupazione.

Per quanto tempo viene versata l’indennità giornaliera di disoccupazione?

Come andare avanti se tutte le indennità giornaliere di disoccupazione sono state percepite?

Se una persona assicurata ha percepito tutte le indennità giornaliere di disoccupazione che le spettano, il diritto ad altre indennità giornaliere si estingue. In questo caso la persona assicurata è considerata esclusa dalle prestazioni e l’assicurazione contro la disoccupazione non è più competente.

Se in un secondo momento viene ritrovato un impiego, il termine quadro per la riscossione ricomincia da capo e la persona assicurata è di nuovo autorizzata a percepire indennità di disoccupazione a partire da un certo momento, qualora dovesse ritornare disoccupata.

Se una persona disoccupata dopo l’esclusione dalle prestazioni non è in grado di mantenersi, resta unicamente la possibilità di trovare autonomamente una soluzione di emergenza presso uffici e organizzazioni sia pubbliche che private.

Le associazioni professionali forniscono informazioni.

Che copertura assicurativa sociale esiste durante la disoccupazione?

I contributi per determinate assicurazioni sociali continuano ad essere coperti durante la riscossione di indennità giornaliere di disoccupazione.

Cosa copre l’assicurazione contro la disoccupazione in caso di maternità?

Prestazioni dell’AD prima del parto

Una donna incinta disoccupata e in salute, normalmente riceve la sua indennità giornaliera di disoccupazione fino al parto, poiché è considerata collocabile. Negli ultimi due mesi prima della data prevista per il parto non è più tenuta a cercare un impiego.

Prestazioni dell’AD durante il congedo di maternità

Una donna che al momento del parto è disoccupata, ha diritto all’indennità di maternità che viene pagata dalla cassa di compensazione AVS. Per l’entità dell’indennità di maternità è determinante il salario prima della disoccupazione. In questo modo la pratica di disoccupazione viene cancellata il giorno del parto e la madre, per la durata del suo congedo maternità, viene dimessa dalla disoccupazione.

Prestazioni dell’AD dopo il congedo di maternità

Se una volta terminato il congedo di maternità la madre desidera riprendere un’occupazione, il giorno successivo alla fine del congedo, a partire dalla 15ª settimana dopo il parto, deve di nuovo annunciarsi come disoccupata.

Prestazioni dell’AD per l’altro genitore

Se l’altro genitore è annunciato come disoccupato alla nascita del figlio e percepisce già indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione, vi è diritto a un rimborso dell’altro genitore (una volta congedo di paternità, dal 2024 congedo dell’altro genitore). Questo autorizza a prendere 14 giorni di congedo durante sei mesi dopo la nascita del figlio, come giorni singoli o anche consecutivi.

Questi giorni non vengono però indennizzati dall’assicurazione contro la disoccupazione. Spetta all’altro genitore far valere il diritto all’indennizzo direttamente presso la rispettiva cassa di compensazione AVS dell’ultima datrice o dell’ultimo datore di lavoro.

L’assicurazione contro la disoccupazione come sostiene l’indipendenza?

Impiego e attività indipendente contemporaneamente

È possibile combinare un’attività indipendente e un’attività dipendente (impiego). Se in questo caso l’impiego viene disdetto, la persona assicurata ha diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione per la perdita di salario derivante dall’impiego, mentre prosegue la sua attività indipendente.

Il tipo di attività indipendente determina il conteggio delle prestazioni AD, a seconda se questo sia considerato duraturo o soltanto occasionale.

L’assicurazione contro la disoccupazione come sostiene l’accesso all’attività lucrativa indipendente?

Le persone disoccupate che desiderano iniziare un’attività lucrativa indipendente continua, vengono sostenute dall’assicurazione contro la disoccupazione durante la fase di pianificazione e a tal fine ricevono un massimo di 90 cosiddette indennità giornaliere di pianificazione entro il termine quadro ordinario di 2 anni. Si tratta di 18 settimane, rispettivamente circa 4 mesi.

Accanto al versamento di indennità giornaliere di pianificazione, l’URC offre corsi sulla fondazione e la gestione di un’impresa.

Durante la fase di pianificazione, la persona assicurata è esentata dai suoi obblighi di ricerca di un impiego. Non deve né candidarsi, né deve accettare un impiego.

Come è possibile avvalersi Vedi LADI art 71a segg. e Direttiva LADI PML (2023) K21 .

Cosa è l’indennità per lavoro ridotto (ILR)?

Il lavoro ridotto è una riduzione temporanea, completa o parziale, dell’attività di un’azienda, mentre il rapporto di lavoro contrattuale con le impiegate e gli impiegati viene mantenuto. Il lavoro ridotto viene accettato unicamente se è riconducibile a cause economiche (congiunturali o strutturali) e inevitabile.

L’indennità per lavoro ridotto (ILR) è una compensazione per le persone impiegate i cui orari di lavoro, e di conseguenza anche i salari, sono stati ridotti temporaneamente al fine di salvare l’azienda. Può riguardare l’intera azienda oppure anche solo un reparto di un’azienda.

Per maggiori informazioni vedi Prassi LADI ILR C1 segg., p. 28 segg. (2023).

Cosa è l’indennità per insolvenza?

Hanno diritto a indennità per insolvenza le persone impiegate la cui datrice o il datore di lavoro è insolvente, ovvero non più in grado di pagare i debiti e i salari non ancora versati.

La cassa di disoccupazione si assume al massimo il pagamento dei salari dei precedenti quattro mesi.

Cosa è l’indennità per intemperie?

Hanno diritto a un’indennità per intemperie le persone impiegate che a causa di intemperie non sono in grado di svolgere il proprio lavoro, nella misura in cui il lavoro non è ragionevolmente possibile nonostante tutte le misure di protezione tecniche, economiche o per altri motivi. Dell’indennità per intemperie beneficiano solo alcuni settori professionali che sono stabiliti dal Consiglio federale. Le indennità per intemperie non sono previste per il settore della cultura.

Basi giuridiche

Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali LPGA

Legge federale sull’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione) LADI

Ordinanza sull’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (Ordinanza sull’assicurazione contro la disoccupazione) OADI

Direttiva LADI ID (Prassi LADI ID), Mercato del lavoro/Assicurazione contro la disoccupazione (TC), stato: 01.01.2024: C1, C6; Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), Segreteria di Stato dell’economia

Fonti e riferimenti

Opuscoli della Confederazione

[Ufficio federale delle assicurazioni sociali[UFAS[https://www.bsv.admin.ch/bsv/it/home.html]]

Annuario delle assicurazioni sociali 2024, hrm4you.ch, Lucerna, 2024

Dossier assicurazioni sociali 2024, Keiser Verlag

Casella di controllo Regolamentazioni speciali dell’assicurazione contro la disoccupazione per le professioni della cultura

Idoneità al collocamento

Nelle professioni con rapporti d’impiego che cambiano frequentemente o di durata limitata si ha diritto a più tempo per cercare un impiego nel proprio campo abituale.

Entità delle indennità giornaliere di disoccupazione

In caso di oscillazioni rilevanti del reddito, per la determinazione dell’entità delle indennità di disoccupazione è possibile concedere un periodo più lungo quale base di calcolo.

Periodo di contribuzione

Per le professioni culturali, i primi 10 giorni di un impiego vengono conteggiati come doppio periodo di contribuzione. Questo vale anche per i guadagni intermedi.

Casella di controllo Lavoro perso, cosa fare?

1. Verificare i termini di licenziamento.

La datrice o il datore di lavoro ha rispettato il termine legale di licenziamento e le rispettive prescrizioni? In caso contrario il licenziamento è nullo.

2. Annunciare la disoccupazione.

Annunciare immediatamente la perdita del lavoro presso l’Ufficio regionale di collocamento (URC). Ciò può avvenire elettronicamente attraverso il cosiddetto Job-Room, il portale per la ricerca di impiego della Confederazione.

Job-Room

L’annuncio dovrebbe avvenire tempestivamente, al più tardi il primo giorno di disoccupazione, ancora meglio già quando la disdetta viene nominata. Annunciarsi tempestivamente non comporta svantaggi, al contrario. Annunciarsi troppo tardi implica giorni di sanzione, i cosiddetti giorni di sospensione, per i quali vengono cancellate indennità giornaliere di disoccupazione.

Entro 15 giorni dopo l’annuncio, l’URC invita per un primo colloquio.

3. Cercare un impiego immediatamente dopo la ricezione della disdetta.

L’obbligo di collaborare alla ricerca di un lavoro inizia già tre mesi prima della perdita dell’impiego oppure nel momento in cui questa è nota. Al fine di far valere il diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione, una persona assicurata deve provare i propri sforzi di fronte all’URC.

Di regola viene concesso un termine dai 4 ai 6 mesi, all’interno del quale è possibile cercare un nuovo impiego nel proprio campo abituale. In seguito la ricerca va estesa anche ad altri campi professionali. Per le professioni della cultura vale un termine più lungo.

4. Verificare gli effetti sulle assicurazioni sociali e garantire la copertura.

Un licenziamento si ripercuote sulla copertura delle assicurazioni sociali.

Cassa malati

In presenza di un’assicurazione collettiva presso la cassa malati attraverso la datrice o il datore di lavoro, la copertura collettiva si estingue ed è necessaria un’iscrizione privata. Eventualmente l’assicurazione collettiva può essere trasformata in un’assicurazione individuale.

Assicurazione contro gli infortuni

Per chi perde il lavoro viene a mancare l’assicurazione contro gli infortuni professionali. Per i lavori con un tempo di lavoro di almeno 8 ore a settimana esiste anche una copertura per infortuni non professionali, per gli infortuni nel tempo libero.

La copertura assicurativa normalmente si estingue 31 giorni dopo la fine del rapporto d’impiego. Per un prolungamento fino ad altri 6 mesi è possibile concordare un’assicurazione convenzionale. Per prolungare la copertura assicurativa, una volta scaduti i 31 giorni o per il periodo dopo lo scadere dell’assicurazione convenzionale, è necessario stipulare un’assicurazione contro gli infortuni presso una cassa malati.

Assicurazione d’indennità giornaliera

Un’assicurazione d’indennità giornaliera copre la perdita di salario a causa di malattia o infortunio. In presenza di un’assicurazione individuale privata, è necessario annunciare il cambiamento di reddito dovuto alla perdita del lavoro. Se sussiste un’assicurazione collettiva d’indennità giornaliera attraverso la datrice o il datore di lavoro, la copertura assicurativa si estingue. Eventualmente esiste la possibilità di passare dall’appartenenza all’assicurazione collettiva a un’assicurazione individuale (questo comporta dei premi più elevati).

Cassa pensioni (LPP)

In presenza di una copertura assicurativa presso la cassa pensioni (LPP) attraverso la datrice o il datore di lavoro, la protezione contro il rischio in caso di invalidità o decesso rimane valida per 30 giorni dopo la fine del rapporto di lavoro. Trascorso questo termine si estingue, a meno che entro 30 giorni non venga iniziato un nuovo rapporto di lavoro con adesione alla cassa pensioni obbligatoria (LPP).

Verificare la possibilità di un’assicurazione convenzionale. La protezione contro il rischio può essere prolungata al massimo di 6 mesi.

L’avere di vecchiaia risparmiato dalla previdenza professionale (LPP) va trasferito alla cassa pensioni della datrice o del datore di lavoro successivo. Se non viene iniziato nuovo rapporto di lavoro, il denaro va trasferito entro due anni su un conto di libero passaggio o una polizza di libero passaggio, oppure alla Fondazione istituto collettore LPP.

Indennità di maternità e indennità dell’altro genitore

Un licenziamento ha anche effetti sull’assicurazione di maternità e sulle assicurazioni ad essa connesse dell’IPG (indennità di perdita di guadagno). Il diritto a indennità di maternità sussiste unicamente se una donna ha esercitato un’attività lucrativa per almeno 5 mesi durante la gravidanza (in caso di parto prematuro una conseguente durata più breve).

L’annuncio all’assicurazione contro la disoccupazione prosegue la copertura. Se si rinuncia ad annunciarsi, a seconda della durata dell’impiego ed del momento del parto, il diritto a indennità di maternità si estingue. Lo stesso vale per l’indennità dell’altro genitore (una volta assicurazione di paternità).