Assicurazione contro la disoccupazione (AD) – Consulente – Artists Take Action

Indice

Cosa è l’assicurazione contro la disoccupazione (AD)?
Che prestazioni eroga l’assicurazione contro la disoccupazione?
Chi può ricevere l’indennità giornaliera di disoccupazione (ID)?
Chi deve pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione?
A quanto ammonta l’indennità giornaliera di disoccupazione?
Come vengono ricompensati i guadagni intermedi?
Per quanto tempo viene versata l’indennità giornaliera di disoccupazione?
Come andare avanti se tutte le indennità giornaliere di disoccupazione sono state percepite?
Che copertura assicurativa sociale esiste durante la disoccupazione?
Cosa copre l’assicurazione contro la disoccupazione in caso di maternità?
L’assicurazione contro la disoccupazione come sostiene l’indipendenza?
Cosa è l’indennità per lavoro ridotto (ILR)?
Cosa è l’indennità per insolvenza?
Cosa è l’indennità per intemperie?
Basi giuridiche
Fonti e riferimenti
Regolamentazioni speciali dell’assicurazione contro la disoccupazione per le professioni della cultura
Lavoro perso, cosa fare?

Cosa è l’assicurazione contro la disoccupazione (AD)?

Qual è lo scopo dell’assicurazione contro la disoccupazione?

L’assicurazione contro la disoccupazione combatte la disoccupazione esistente o potenziale. È obbligatoria per tutte le persone impiegate con domicilio in Svizzera.

L’assicurazione contro la disoccupazione tutela tutti gli impiegati e le impiegate dalla fine dell’obbligo scolastico fino al pensionamento. A determinate condizioni, anche le persone in congedo per malattia o infortunio hanno diritto alle prestazioni di tale assicurazione.

Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che svolgono professioni con contratti d’impiego tipicamente brevi, frequenti nel settore della cultura, beneficiano di alcune norme speciali dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Cosa significa “ disoccupazione ” ?

Sono considerate disoccupate le persone che non hanno un impiego e che ne cercano uno. Si distingue tra disoccupazione totale o parziale.

Disoccupazione totale

È considerato totalmente disoccupato chi non è vincolato da un rapporto di lavoro e cerca un’occupazione a tempo pieno. Per occupazione a tempo pieno si intende un grado di occupazione minimo del 90 per cento.

Disoccupazione secondo la definizione legale, vedi LADI art. 10.

Disoccupazione parziale

È considerato parzialmente disoccupato:

chi non è vincolato da alcun rapporto di lavoro e cerca un’occupazione a tempo parziale;
o chi ha un’occupazione a tempo parziale e cerca un’occupazione a tempo pieno oppure un’altra occupazione a tempo parziale.

Per occupazione a tempo parziale si intende un grado di occupazione inferiore al 90 per cento. Può essere parzialmente disoccupato anche:

chi ha più impieghi a tempo parziale, se uno o più di questi impieghi giungono a termine oppure ne viene ridotto il grado di occupazione;
chi ha uno o più impieghi a tempo parziale e in parallelo esercita un’attività indipendente, se uno o più di questi impieghi a tempo parziale giungono a termine oppure ne viene ridotto il grado di occupazione.

Nota Il lavoro ridotto non è considerato disoccupazione

Non sono considerate parzialmente disoccupate le persone impiegate il cui normale orario di lavoro viene ridotto temporaneamente (lavoro ridotto).

Nota È considerato disoccupato solo chi si annuncia come tale all’Ufficio regione di collocamento (URC)

Una persona in cerca di impiego è considerata disoccupata solo dopo essersi annunciata come tale alla cassa di disoccupazione o all’Ufficio regionale di collocamento. L’ottenimento dell’indennità giornaliera di disoccupazione e di altre prestazioni della cassa di disoccupazione sottostà a determinate condizioni.

Cosa è un Ufficio regionale di collocamento?

Gli Uffici regionali di collocamento sono annessi alle casse di disoccupazione e sono specializzati nel mercato del lavoro e nel collocamento. Il loro compito principale è l’integrazione rapida e duratura delle persone in cerca d’impiego nel mercato del lavoro nonché un’occupazione possibilmente ottimale dei posti di lavoro vacanti annunciati agli Uffici regionali di collocamento.

Le casse di disoccupazione sono il punto di contatto per tutte le questioni finanziarie relative all’indennità di disoccupazione (indennità giornaliera) nonché all’indennità per insolvenza, quella per lavoro ridotto e quella per intemperie. Accertano il diritto all’indennità, offrono consulenza sull’assicurazione contro la disoccupazione e pagano il dovuto.

Chi non è tutelato dall’assicurazione contro la disoccupazione?

Chi esercita un’attività indipendente non è tutelato dall’assicurazione contro la disoccupazione

Le persone con un’attività indipendente non sono assicurate dall’assicurazione contro la disoccupazione e non versano i relativi contributi.

Chi ha una posizione analoga a quella di un datore o una datrice di lavoro non è tutelato dall’assicurazione contro la disoccupazione

Le persone responsabili della propria azienda in termini economici non possono percepire le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione sebbene, come impiegate, debbano versare i contributi alla stessa. Si tratta in particolare di:

membri della direzione di un’azienda
persone impiegate che partecipano finanziariamente all’azienda
socie e soci, amministratrici e amministratori di una società a garanzia limitata
consigli di amministrazione di una società per azioni

Nota Posizione analoga a un datore o una datrice di lavoro? Si esamina caso per caso.

Normalmente una persona in una posizione analoga a quella di un datore o una datrice di lavoro – ovvero che è impiegata, ma può influenzare in modo significativo le decisioni dell’azienda – paga i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione, ma non ha diritto a percepire l’indennità di disoccupazione.

Per valutare se una persona impiegata ha una posizione analoga a quella di un datore o una datrice di lavoro e se ha diritto all’indennità di disoccupazione, si esamina il singolo caso. È determinante la misura in cui essa partecipa finanziariamente all’azienda e il modo in cui partecipa al processo decisionale nella stessa (livello di potere decisionale).

Per avere diritto all’indennità di disoccupazione, deve sussistere una relativa decisione dell’assicurazione contro la disoccupazione. La condizione è che la posizione analoga a quella di un datore o una datrice di lavoro nell’azienda sia terminata definitivamente. Il semplice licenziamento non è sufficiente.

Consiglio Impostare correttamente una compagnia

Nelle società e associazioni a scopo artistico – ad esempio compagnie di danza, compagnie teatrali, produzioni cinematografiche, produzioni di arti figurative ecc. – si consiglia di assumere le professioniste e i professionisti della cultura che partecipano al progetto e non nominarli membri del consiglio direttivo affinché, all’occorrenza, possano avere diritto alle prestazioni delle casse di disoccupazione (indennità giornaliera ecc.).

Chi è domiciliato all’estero non è tutelato dall’assicurazione svizzera contro la disoccupazione

In linea di principio, le impiegate e gli impiegati sono assicurati contro la disoccupazione nel proprio Paese di domicilio. Se una persona non lavora nel proprio Paese di domicilio e diventa disoccupata, per l’assicurazione contro la disoccupazione si applica comunque il diritto vigente nel Paese di domicilio.

Esempio Domicilio e luogo di lavoro in Paesi diversi

Se una persona che risiede in Germania e lavora in Svizzera perde il suo posto di lavoro in quest’ultimo Paese, sarà indennizzata secondo la legislazione tedesca. O viceversa, se una persona che lavora in Germania ma ha il domicilio in Svizzera perde il lavoro in Germania, sarà indennizzata secondo la legislazione svizzera concernente l’assicurazione contro la disoccupazione.

Chi lavora come frontaliere non è tutelato dall’assicurazione svizzera contro la disoccupazione

Le frontaliere e i frontalieri (permesso G) non sono assicurati in Svizzera contro la disoccupazione, ma nel loro Paese di domicilio.

Che prestazioni eroga l’assicurazione contro la disoccupazione?

L’assicurazione contro la disoccupazione fornisce prestazioni in natura e in denaro.

Cosa sono le prestazioni in natura?

Le prestazioni in natura sono cosiddetti provvedimenti inerenti al mercato del lavoro, che hanno l’obiettivo di reintegrarvi le persone disoccupate e migliorare le loro opportunità nello stesso. Si tratta principalmente di trovare soluzioni durature affinché le persone disoccupate tornino a essere autosufficienti dal punto di vista finanziario.

I provvedimenti possono essere disposti dall’Ufficio regionale di collocamento (URC); in caso di inosservanza, le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione vengono ridotte.

Cosa sono i provvedimenti inerenti al mercato del lavoro?

I provvedimenti inerenti al mercato del lavoro sono provvedimenti di formazione e di occupazione come:

corsi
stage di formazione
assegni di formazione per persone sopra i 30 anni
aziende di pratica commerciale (lavoro in un’azienda di esercitazione)
assegni per periodo di introduzione lavorativa
semestre di orientamento per giovani senza qualifiche professionali
programmi di occupazione temporanea
periodi di pratica professionale
sostegno per l’avvio di un’attività indipendente
rimborso delle spese di viaggio pendolare
sussidi per le spese di soggiornante settimanale

Consiglio Programma aggiuntivo per persone oltre i 50 anni

Le persone in cerca d’impiego con più di 50 anni sono sostenute mediante l’offerta “Supported Employment”, che tiene in considerazione la situazione particolare delle disoccupate e dei disoccupati senior .

Cosa sono le prestazioni in denaro?

L’assicurazione contro la disoccupazione prevede quattro tipi di prestazioni in denaro:

indennità di disoccupazione (indennità giornaliera)
indennità per lavoro ridotto
indennità per insolvenza della datrice o del datore di lavoro
indennità per intemperie

Chi può ricevere l’indennità giornaliera di disoccupazione (ID)?

Percepisce le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione chi:

ha perso un impiego soggetto a un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato;
non trova un posto di lavoro dopo la formazione;
è costretto per determinati motivi a cercare un impiego, in particolare dopo un divorzio o una separazione così come in caso di morte del coniuge o di soppressione di una rendita AI.

Cosa è l’indennità di disoccupazione?

L’indennità di disoccupazione, a volte abbreviata con la sigla ID e nota anche come indennità giornaliera, è una prestazione sostitutiva del salario destinata alle persone disoccupate che si sono annunciate come tali all’Ufficio regionale di collocamento) e che cercano un impiego.

Questa indennità è versata anche in caso di disoccupazione parziale, ad esempio quando viene a mancare uno di due impieghi e si cerca un posto di lavoro sostitutivo.

La disoccupazione è considerata tale a partire da una perdita di salario di due giorni consecutivi o, in caso di un lavoro a tempo parziale, di due giorni nell’arco di due settimane.

La persona disoccupata deve soddisfare determinate condizioni per poter far valere il proprio diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Quali sono le condizioni per ricevere l’indennità giornaliera di disoccupazione?

La persona in cerca di impiego:

deve essere idonea al collocamento;
deve essere disoccupata totalmente o parzialmente;
deve aver adempiuto un periodo di contribuzione minimo e deve rispettare il termine quadro;
deve avere il proprio domicilio in Svizzera e lo deve mantenere durante il periodo in cui riceve l’indennità giornaliera in Svizzera;
deve aver terminato la scuola dell’obbligo – dopo la scuola dell’obbligo hanno diritto all’indennità anche le giovani e i giovani, sebbene non rispettino il termine quadro e non debbano pagare contributi;
non può già percepire una rendita AVS;
non può aver già raggiunto l’età di riferimento per il pensionamento;
deve incorrere in una perdita di salario di almeno CHF 500 al mese – il lavoro ridotto non è considerato disoccupazione, pertanto una perdita di salario a causa del lavoro ridotto non dà diritto all’indennità;
non trova un posto di lavoro adeguato (tragitto casa-lavoro di andata e ritorno superiore alle 4 ore); e
deve osservare le prescrizioni di controllo dell’URC.

Quando una persona in cerca di impiego è idonea al collocamento?

Una persona è idonea al collocamento se può essere collocata in un posto di lavoro. Deve cioè essere disposta, autorizzata e in grado dal punto di vista della salute di accettare un’occupazione.

Disposta

Una persona è “disposta” se è intenzionata a iniziare un nuovo lavoro e a usufruire delle offerte formative e dei provvedimenti di reinserimento ordinati dall’URC entro un giorno.

Autorizzata

Una persona è “autorizzata” se ha un permesso di dimora in Svizzera con attività lucrativa, ovvero se ha cittadinanza svizzera o un permesso C o B.

In grado

Una persona è “in grado” se può accettare qualsiasi lavoro adeguato al suo stato di salute.

Nota Nota sull’idoneità al collocamento di danzatrici e danzatori

Per essere qualificati a esercitare la propria professione, i danzatori e le danzatrici devono avere la possibilità di allenarsi quotidianamente. Poiché si tratta di una professione riconosciuta mediante l’apprendistato (dal 2008), questo aspetto deve essere preso in considerazione dall’URC.

Come è regolamentata l’idoneità al collocamento nelle professioni della cultura?

In caso di frequenti cambiamenti di datrice o datore di lavoro oppure di rapporti d’impiego di durata limitata esiste una regolamentazione speciale. In particolare per le cosiddette “professioni artistiche”, indipendentemente dall’età deve essere permessa la ricerca iniziale di un nuovo rapporto d’impiego nell’ambito professionale in cui si è operato in precedenza, allo scopo di non compromettere la qualifica professionale.

Il termine normalmente concesso per cercare un impiego nel proprio lavoro abituale dura da quattro a sei mesi. Nelle professioni della cultura si concede invece fino a un anno e oltre.

La proroga si applica in particolare a:

artiste e artisti
tecniche e tecnici del film
giornaliste e giornalisti
collaboratrici e collaboratori artistici della radio, della televisione o del cinema
musiciste e musicisti
attrici e attori

Vedi LADI art. 16; OADI art. 6, 8, 12 a ; direttiva Prassi LADI ID (2024) B273a (B273a prevale su B286a).

Cosa è un termine quadro?

Si distingue tra due termini quadro:

termine quadro per la riscossione (della prestazione)
termine quadro per il periodo di contribuzione

Termine quadro per la riscossione

Il termine quadro per la riscossione della prestazione stabilisce il periodo in cui è possibile percepire le prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione (indennità giornaliera, programmi ecc.).

Termine quadro per il periodo di contribuzione

Il termine quadro per il periodo di contribuzione è di 2 anni. In questo periodo di tempo una persona deve essere stata assicurata presso l’assicurazione contro la disoccupazione per un determinato numero di mesi affinché in seguito sussista il diritto di ricevere delle prestazioni.

Prima di diventare disoccupata, una persona annunciata come tale deve essere stata assicurata presso l’assicurazione contro la disoccupazione per almeno 12 dei 24 mesi precedenti (termine quadro per il periodo di contribuzione). Questo è il normale periodo minimo di contribuzione.

Questi 12 mesi non devono essere consecutivi e possono essere riconducibili a diversi contratti e varie occupazioni entro il termine quadro per il periodo di contribuzione. Sono determinanti le occupazioni soggette a contribuzione, in altre parole i salari che derivano da rapporti d’impiego e sono soggetti al versamento dei contributi AVS.

Ogni volta che una persona diventa disoccupata, il termine quadro per il periodo di contribuzione viene ricalcolato. Il diritto di ricevere l’indennità giornaliera continua a esistere se le condizioni del termine quadro per il periodo di contribuzione sono nuovamente soddisfatte.

Il termine quadro per il periodo di contribuzione non si applica alle persone esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione. Per le esenzioni vedi la LADI, art. 14.

Esempio Termine quadro per il periodo di contribuzione con interruzioni

Ugo è impiegato da 5 anni. Poi perde il lavoro e riceve l’indennità giornaliera di disoccupazione. Dopo sei mesi trova un altro impiego. Già un anno dopo viene licenziato un’altra volta. Ha di nuovo diritto all’indennità giornaliera.

Cosa comporta l’obbligo di collaborare e di ridurre il danno?

Se vuole avere diritto all’indennità giornaliera, una persona impiegata deve fare tutto quanto le è possibile e che si possa ragionevolmente pretendere da lei per evitare di diventare disoccupata. Se è già disoccupata, deve fare tutto quanto le è possibile e che si possa ragionevolmente pretendere da lei per abbreviare la durata della disoccupazione. Deve, inoltre, fornire alle autorità tutte le informazioni necessarie per accertare l’esistenza del diritto all’indennità di disoccupazione (indennità giornaliera).

La persona disoccupata deve inviare candidature mirate e riferire regolarmente in merito all’URC. La dimostrazione dell’impegno personale nella ricerca di lavoro è la condizione per ricevere l’indennità giornaliera.

Ricerca tempestiva di lavoro

L’obbligo di collaborare inizia già tre mesi prima della perdita effettiva dell’impiego oppure nel momento in cui tale perdita è nota. Si deve cercare un nuovo posto di lavoro:

durante il periodo di disdetta;
durante gli ultimi tre mesi di un contratto di lavoro a tempo determinato;
dal momento dell’annuncio di una riduzione del grado di occupazione;
alla fine di un lungo periodo senza un impiego (soggiorno all’estero, gravidanza, malattia o infortunio) per cui nessuna datrice o datore di lavoro abbia versato un salario;
al termine della formazione, per le persone assicurate che concludono la propria formazione professionale.

Cosa succede se gli obblighi richiesti dall’Ufficio regionale di collocamento non sono rispettati?

Le violazioni degli obblighi comportano i cosiddetti giorni di sospensione. I giorni di sospensione – a volte chiamati giorni di sanzione – sono giorni in cui le indennità giornaliere che spetterebbero alla persona assicurata non sono versate e sono detratte dall’indennità di disoccupazione. A seconda della gravità della colpa, possono essere disposti da 1 a 60 giorni di sospensione.

I giorni di sospensione sono dovuti a:

disoccupazione (parzialmente) imputabile alla persona assicurata;
rifiuto di un’occupazione adeguata di durata indeterminata e conclusione di un rapporto di lavoro che prevedibilmente non sarebbe durato a lungo (art. 44 lett. d OADI);
ricerche di lavoro insufficienti;
indicazioni errate o inveritiere;
assenze non giustificate durante un provvedimento inerente al mercato del lavoro;
inosservanza delle istruzioni dell’Ufficio regionale di collocamento (URC).

Viene sanzionato un comportamento non collaborativo, ad esempio il mancato rispetto di accordi, i ritardi, le vacanze prese senza autorizzazione, il rifiuto di un’occupazione adeguata. Inoltre sono sanzionabili anche il lavoro gratuito e il lavoro nero.

Vedi direttiva Prassi LADI ID (2023), D33 segg. e nello specifico D34; tabelle delle sospensioni per le casse di disoccupazione, per i servizi cantonali e gli URC ibid. D75 e D79.

Soggiorni non autorizzati all’estero

Durante la riscossione di una prestazione – ovvero quando si ricevono l’indennità giornaliera o altre prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione – un soggiorno non autorizzato all’estero implica la sospensione delle prestazioni per la durata del soggiorno, anche se la persona assicurata resta facilmente reperibile e potrebbe rientrare rapidamente in Svizzera per accettare un posto di lavoro.

Chi deve pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione?

Come vengono versati i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione?

I contributi all’assicurazione contro la disoccupazione vengono pagati insieme agli altri contributi alle assicurazioni sociali. Sono suddivisi a metà tra la persona impiegata e la datrice o il datore di lavoro, che versa poi il totale del contributo AD insieme ai contributi AVS, AI e IPG alla cassa di compensazione AVS competente.

A quanto ammontano i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione?

I contributi all’assicurazione contro la disoccupazione corrispondono al 2,2 per cento del salario lordo soggetto all’AVS: dal salario viene detratto l’1,1 per cento e la datrice o il datore di lavoro aggiunge l’altro 1,1 per cento.

I contributi all’assicurazione contro la disoccupazione sono riscossi su salari annuali tra CHF 2500 e CHF 148 200. Se un salario raggiunge il limite minimo di CHF 2500 all’anno, i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione sono dovuti sull’intero salario. La parte di salario che supera CHF 148 200 all’anno non è soggetta a contribuzione e non è nemmeno assicurata.

L’obbligo di pagare i contributi si applica a ogni rapporto di lavoro. I salari non vengono sommati. Se sussistono più rapporti di lavoro e i singoli salari sommati superano il limite di CHF 148 200, ogni singolo salario è soggetto a contribuzione, perché l’obbligo di pagare i contributi si applica appunto a ogni rapporto di lavoro e non è forfettario.

Esempio Pagamento di contributi in caso di più impieghi

Pedro ha tre impieghi. Con il primo guadagna CHF 28 000 all’anno, con il secondo CHF 2600 e con il terzo CHF 1900. Per il primo lavoro i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione sono dovuti sull’intero salario di CHF 28 000. Lo stesso vale per il secondo, ma non per il terzo, poiché si tratta di un salario di poco conto inferiore a CHF 2500.

Zarah ha due impieghi. Con il primo guadagna CHF 140 000 e con il secondo CHF 30 000 all’anno. Sebbene i due salari sommati ammontino a CHF 170 000 e quindi insieme superino la soglia di reddito superiore, i contributiall’assicurazione contro la disoccupazione devono essere pagati per entrambi i salari, perché ogni rapporto di lavoro è preso in considerazione separatamente.

Sarebbe diverso se Zarah guadagnasse CHF 170 000 con un unico impiego. In tal caso, i contributi AD sarebbero riscossi solo sul valore limite di CHF 148 200.

Quando inizia e quando termina l’obbligo di pagare i contributi all’assicurazione disoccupazione?

L’obbligo di pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione per le presone impiegate inizia il 1° gennaio dopo il compimento del 17 anno d’età.

L’obbligo di pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione termina insieme al rispettivo rapporto di lavoro, ma al più tardi al momento del raggiungimento dell’età di riferimento per il pensionamento (vedi AVS). Chi resta impiegato oltre l’età di riferimento è esonerato dall’adempimento del periodo di contribuzione e non è più assicurato.

L’obbligo di pagare i contributi all’assicurazione contro la disoccupazione termina anche in caso di pensionamento anticipato volontario, ovvero in caso di riscossione anticipata della rendita AVS, con cui scade la tutela dell’assicurazione contro la disoccupazione. Se invece il pensionamento anticipato è involontario, il diritto all’indennità permane.

Quanto dura il normale periodo di contribuzione all’assicurazione contro la disoccupazione?

Il periodo di contribuzione dura almeno 12 mesi entro il termine quadro di 24 mesi. Il numero di indennità giornaliere dipende dall’età della persona assicurata e dal numero di mesi in cui sono stati pagati i contributi durante il termine quadro.

Quanto dura il periodo di contribuzione all’assicurazione contro la disoccupazione per le professioni culturali?

Le professioniste e i professionisti della cultura che diventano disoccupati al termine di un impiego in un campo in cui sono frequenti cambiamenti di datrice o di datore di lavoro oppure rapporti d’impiego di durata limitata beneficiano di una regolamentazione speciale: durante i primi 60 giorni civili di un rapporto di lavoro di durata determinata o di un cosiddetto guadagno intermedio, il periodo di contribuzione è moltiplicato per due.

Ogni rapporto di lavoro e ogni guadagno intermedio sono considerati singolarmente. Tuttavia, in caso di più rapporti di lavoro simultanei – a prescindere dalla tipologia – i periodi di contribuzione che si accavallano nel tempo possono essere calcolati soltanto una volta. Di conseguenza, in caso di più rapporti di lavoro simultanei anche questo raddoppiamento può essere considerato un’unica volta.

La regola dei 60 giorni si applica in particolare a:

artiste e artisti
tecniche e tecnici del film
giornaliste e giornalisti
collaboratrici e collaboratori artistici della radio, della televisione o del cinema
musiciste e musicisti
attrici e attori

Vedi LADI art. 13 cpv. 1, 4 e 5, LADI art. 18 cpv. 3; OADI art. 8, OADI art. 12 e art. 12 a ; direttiva Prassi LADI ID (2024), B156a.

Esempio Doppio conteggio del periodo di contribuzione per le professioni artistiche

L’attrice Rudovica era impiegata a tempo determinato presso il Teatro Alfa da gennaio a marzo. Contemporaneamente era anche impiegata a tempo determinato presso il Teatro Beta da febbraio ad aprile. Per i primi 60 giorni civili, il doppio periodo di contribuzione è calcolato come segue.

Gennaio: Teatro Alfa – doppio periodo di contribuzione = 2 mesi
Febbraio: Teatro Beta – doppio periodo di contribuzione = 2 mesiIl Teatro Alfa non è più preso in considerazione perché si è aggiunto il Teatro Beta e c’è una sovrapposizione tra i due rapporti di lavoro.
Marzo: Teatro Beta – doppio periodo di contribuzione = 2 mesiI primi 60 giorni civili dell’impiego presso il Teatro Alfa sono terminati. Anche se l’impiego presso il Teatro Beta fosse terminato a febbraio, il Teatro Alfa non sarebbe più preso in considerazione.
Aprile: i primi 60 giorni civili dell’impiego presso il Teatro Beta sono terminati, quindi per questo impiego il mese di aprile sarà conteggiato una sola volta = 1 mese.

Per il periodo d’impiego della durata complessiva di 4 mesi, in totale il periodo di contribuzione equivale a 7 mesi.

Cosa si conteggia nel periodo di contribuzione?

Giovani

Vengono conteggiati i periodi in cui una persona assicurata esercita un’attività dipendente prima di aver raggiunto l’età dalla quale deve pagare contributi AVS. In particolare si tratta di giovani fino al 1° gennaio dopo il loro 17° compleanno in caso di attività professionale o formazione nonché di studenti fino al 1° gennaio dopo il loro 20° compleanno.

Persone che prestano servizio

Vengono conteggiati il servizio militare, il servizio civile e il servizio di protezione civile nonché i corsi obbligatori di economia domestica di almeno due settimane consecutive a giornata intera.

Malattia e infortunio

Vengono conteggiati i periodi in cui la persona assicurata è vincolata da un rapporto di lavoro ma, per malattia o infortunio, non riceve salario e non paga quindi contributi.

Può succedere di non ricevere un salario in caso di malattia ad esempio se la datrice o il datore di lavoro non ha assicurato il proprio personale presso un’assicurazione d’indennità giornaliera di malattia e se deve continuare a pagare il salario solo secondo i termini in vigore in base al diritto del lavoro pertinente (vedi scala basilese, bernese e zurighese). Può succedere di non ricevere un salario in caso di infortunio se quest’ultimo si è verificato nel tempo libero e non sussiste un’assicurazione contro gli infortuni non professionali, nel caso in cui il grado di occupazione è inferiore a 8 ore alla settimana.

Maternità

Vengono conteggiate le interruzioni di lavoro dovute a maternità, purché prescritte nelle norme sulla protezione delle lavoratrici e dei lavoratori o convenute nei contratti collettivi di lavoro.

Chi è esonerato dall’adempimento del periodo di contribuzione?

A determinate condizioni, le persone che non hanno avuto un rapporto di lavoro per più di 12 mesi sono esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione all’assicurazione contro la disoccupazione. I motivi per tale esenzione non sono cumulabili. Ciò significa che non è possibile sommare i periodi di inattività dovuti a diversi motivi.

Si può essere esonerati dall’adempimento del periodo di contribuzione nei seguenti casi:

dopo una formazione scolastica, a condizione di risiedere (essere domiciliati) in Svizzera da almeno 10 anni;
dopo una riqualificazione professionale, a condizione di risiedere (essere domiciliati) in Svizzera da almeno 10 anni;
dopo una formazione continua, a condizione di risiedere (essere domiciliati) in Svizzera da almeno 10 anni;
dopo un infortunio;
dopo una malattia relativamente lunga;
in caso di assistenza a familiari bisognosi di cure (per maggiori dettagli, vedi OADI art. 13, cpv. 2.);
in caso di maternità;
dopo un soggiorno in un istituto svizzero per l’esecuzione delle pene d’arresto o d’educazione al lavoro;
dopo un soggiorno all’estero di almeno un anno durante il quale si è svolta un’attività dipendente comprovata; questa norma si applica alle persone con cittadinanza svizzera o di uno Stato membro dell’Unione europea o dell’AELS nonché alle persone con cittadinanza di Stati terzi e con permesso di domicilio; il soggiorno all’estero si riferisce a un soggiorno in uno Stato terzo (per maggiori dettagli, vedi OADI art. 13, cpv. 3).

L’esenzione dall’adempimento del periodo di contribuzione si applica anche alle persone costrette ad assumere un’attività dipendente in seguito a:

divorzio
separazione
morte del coniuge
soppressione di una rendita AI

Sono esonerati dall’adempimento del periodo di contribuzione i giovani e le giovani fino al 1° gennaio dopo il loro 17° compleanno nonché le studentesse e gli studenti.

Sono inoltre esonerati da tale adempimento, a determinate condizioni, i membri della famiglia occupati nell’azienda agricola che sono parificati alle agricoltrici e agli agricoltori indipendenti secondo la legge federale sugli assegni familiari nell’agricoltura.

Cosa sono i giorni esenti dall’obbligo di controllo?

I giorni esenti dall’obbligo di controllo sono giorni di vacanza. In questi giorni una persona in cerca di impiego non deve scrivere candidature né essere a disposizione. Per 60 giorni di disoccupazione controllata, le persone assicurate hanno diritto a 5 giorni esenti dall’obbligo di controllo.

Si possono unire più giorni per consentire una vacanza più lunga.

Le vacanze devono essere comunicate all’URC con almeno due settimane di anticipo.

A quanto ammonta l’indennità giornaliera di disoccupazione?

Come si calcola l’importo dell’indennità giornaliera di disoccupazione?

Guadagno assicurato

Il guadagno assicurato ammonta a un massimo di CHF 12 350 al mese o CHF 148 200 all’anno. Si conteggiano anche le partecipazioni al fatturato, la 13 a mensilità e le gratifiche, ma non gli straordinari.

La cassa di disoccupazione calcola l’importo dell’indennità di disoccupazione (indennità giornaliera) a seconda del salario mensile medio assicurato dei precedenti 6-12 mesi.

Se una persona guadagna più del massimo assicurato, pari a CHF 148 200 all’anno, per il calcolo dell’indennità giornaliera viene considerata solo la parte di salario fino a questo massimo.

Se la persona assicurata ha più rapporti di lavoro simultanei, viene riscosso il contributo per ogni singolo rapporto di lavoro fino all’importo massimo del guadagno (reddito annuale lordo).

Base del salario giornaliero

La base per calcolare l’indennità giornaliera è l’ipotetico salario giornaliero, che corrisponde al salario mensile precedentemente assicurato e soggetto all’AVS diviso per 21,7 giorni di lavoro.

Status particolare delle professioni della cultura

In caso di oscillazioni rilevanti del reddito, consuete nel settore della cultura, per il calcolo del guadagno assicurato la cassa di disoccupazione può prendere in considerazione un periodo di tempo più lungo rispetto ai 12 mesi precedenti.

Come si calcola il guadagno assicurato in caso di lavoro a tempo parziale?

Il salario assicurato di una persona che ha perso una delle sue occupazioni a tempo parziale è calcolato in base alla somma dei salari che ha ottenuto prima di tale perdita, a condizione che questi salari siano stati pagati per almeno 12 mesi.

Esempio Guadagno intermedio in caso di più impieghi

Vamos ha tre impieghi. Lavora al 50 per cento per il teatro dell’opera, al 30 per cento per il teatro e al 20 per cento per il museo. Il suo impiego al teatro dell’opera si conclude, ma Vamos continua a lavorare al teatro e al museo.

In virtù del reddito perso derivante dall’impiego al teatro dell’opera, si annuncia come disoccupato al 50 per cento. Il suo guadagno assicurato corrisponde alla somma dei tre impieghi a tempo parziale.

I posti di lavoro rimanenti (al teatro e al museo) sono considerati una fonte di guadagno intermedio e calcolati di conseguenza (vedi sezione sul guadagno intermedio).

A quanto ammonta l’indennità giornaliera di disoccupazione per le persone soggette a contribuzione?

L’importo dell’indennità giornaliera dipende dal reddito e varia se la persona in questione è soggetta a contribuzione o è esonerata dall’adempimento del periodo di contribuzione e se ha obblighi di mantenimento nei confronti di figlie o figli.

Ricevono l’80 per cento del salario giornaliero:

le persone disoccupate con obblighi di mantenimento nei confronti di figlie o figli sotto i 25 anni;
le persone disoccupate con un reddito basso fino a un guadagno assicurato di CHF 3797 al mese;
le persone disoccupate con un grado di invalidità minimo del 40 per cento che riscuotono una rendita di invalidità dell’assicurazione invalidità (AI), dell’assicurazione contro gli infortuni o dell’assicurazione militare (AM).

Ricevono il 70 per cento del salario giornaliero:

le persone disoccupate senza obblighi di mantenimento nei confronti di figlie o figli a partire da un reddito di CHF 3797.

Esempio Calcolo dell’indennità giornaliera

Viktoria (33) è disoccupata. È sposata e ha due figli. Aveva un lavoro a tempo parziale con un salario di CHF 4000 al mese, che corrisponde a un salario giornaliero di CHF 184 (CHF 4000 divisi per 21,7). Come indennità giornaliera riceverà l’80 per cento di questo importo, ovvero CHF 147 al giorno. Alla settimana sarebbero CHF 737 e al mese CHF 3200.

Loa (33) è disoccupata e non ha figli. Il suo salario mensile era di CHF 4000 al mese, che corrisponde a un salario giornaliero di CHF 184. Come indennità giornaliera riceverà il 70 per cento di questo importo, ovvero CHF 129 al giorno. Alla settimana sarebbero CHF 645 e al mese CHF 2800.

Ramsy (69) ha perso il suo lavoro. Vorrebbe continuare a lavorare e fa richiesta per ricevere l’indennità giornaliera. La sua richiesta viene respinta perché ha superato l’età di riferimento per la riscossione della rendita AVS e quindi non ha diritto all’indennità giornaliera.

A quanto ammonta l’indennità giornaliera di disoccupazione per le persone esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione?

Per le persone esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione valgono salari giornalieri forfettari, ovvero le cosiddette quote globali, che dipendono dal livello di formazione, dall’età e dagli obblighi di mantenimento. L’importo forfettario varia tra CHF 20 e CHF 153. L’indennità giornaliera pagata corrisponde all’80 per cento della relativa quota globale.

Indennità giornaliera per persone esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione

Titolo di scuola universitaria e di formazione professionale superiore (livello terziario)

Quota globale CHF 153, indennità giornaliera CHF 122

Titolo di formazione professionale (livello secondario II)

Quota globale CHF 127, indennità giornaliera CHF 102

Altre persone di 25 anni o più (a partire dal 25°compleanno)

Quota globale CHF 102, indennità giornaliera CHF 82

Persone fino a 25 anni con obblighi di mantenimento nei confronti di figlie o figli

Quota globale CHF 102, indennità giornaliera CHF 82

Persone fino a 25 anni senza obblighi di mantenimento

Quota globale CHF 51 (50% di CHF 102), indennità giornaliera CHF 41

Persone sotto i 20 anni con obblighi di mantenimento nei confronti di figlie o figli

Quota globale CHF 40, indennità giornaliera CHF 32

Persone sotto i 20 anni senza obblighi di mantenimento

Quota globale CHF 20 (50% di CHF 40), indennità giornaliera CHF 16

Consiglio Indicazione per musiciste e musicisti nonché artiste e artisti

Al momento di stabilire il salario determinante per il calcolo dei contributi, le musiciste e i musicisti nonché le artiste e gli artisti possono dedurre fino al 20 per cento per spese non comprovate. Dato che la cassa di compensazione in generale effettua una deduzione del 20 per cento di spese, il salario soggetto all’AVS è pari soltanto all’80 per cento del reddito lordo.

Vedi direttiva Prassi LADI ID (2024), C1 e C6.

Come vengono ricompensati i guadagni intermedi?

Cosa è un guadagno intermedio?

Tutti gli sforzi che contribuiscono a tornare a stare sulle proprie gambe finanziariamente vengono ricompensati. Un guadagno intermedio è un guadagno che viene conseguito temporaneamente durante la ricerca di un impiego. Viene considerato guadagno intermedio qualunque reddito da attività lucrativa dipendente o indipendente che una persona disoccupata consegue durante il periodo di controllo, dunque durante il periodo di diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione.

Un guadagno intermedio è considerato tale, se il salario derivante dal guadagno intermedio è inferiore rispetto all’indennità di disoccupazione effettiva.

Perché i guadagni intermedi devono essere annunciati all’Ufficio regionale di collocamento?

È importante che un guadagno intermedio venga annunciato alle autorità. Con dei guadagni intermedi annunciati, a una persona disoccupata spetta un reddito maggiore rispetto alla sola indennità di disoccupazione. I guadagni intermedi non annunciati hanno invece come conseguenza una riduzione dell’indennità di disoccupazione.

Quali vantaggi porta un guadagno intermedio?

Con un guadagno intermedio il reddito a disposizione è maggiore

Con un guadagno intermedio vengono versate delle cosiddette indennità compensative:

durante i primi 12 mesi, oltre al guadagno intermedio, viene versata un’indennità giornaliera di disoccupazione fino a un ammontare pari al salario assicurato, successivamente quale complemento fino al raggiungimento dell’indennità giornaliera originale. In questo modo una persona assicurata con un guadagno intermedio ottiene un reddito superiore rispetto a se non avesse conseguito un guadagno intermedio.

Se una persona assicurata ha degli obblighi di mantenimento verso figli al di sotto dei 25 anni, l’aumento fino al salario assicurato dura il doppio (al massimo 24 mesi).

Con i guadagni intermedi è possibile prolungare il termine quadro per la riscossione

Per ogni giorno di lavoro a tempo pieno come dipendente, senza dunque percepire nessuna indennità giornaliera, il termine quadro per la riscossione della prestazione si prolunga di un giorno. Se per esempio il guadagno intermedio si riferisce a due settimane di lavoro a tempo pieno, il termine quadro per la riscossione della prestazione si prolunga di due settimane.

Esempio Conteggio del guadagno intermedio nel caso di disoccupazione completa

Annaberta (54), disoccupata, divorziata, madre di due figli (di 32 e 34 anni)

Annaberta ha perso il suo lavoro a causa di una ristrutturazione aziendale. Guadagnava mensilmente CHF 7000. Il suo diritto all’indennità di disoccupazione ammonta al 70 per cento. Facendo il calcolo, il salario giornaliero è di CHF 323 (CHF 7000 diviso il numero di giorni di lavoro mensili, dunque diviso 21,7). Il 70 per cento equivale dunque a un’indennità giornaliera di CHF 226. La sua indennità di disoccupazione ammonta mensilmente a CHF 4900.

Ora Annaberta trova un lavoro temporaneo che però le consente di guadagnare solo CHF 3000 al mese. Questo guadagno intermedio le viene conteggiato come descritto di seguito. Dal reddito assicurato di CHF 7000, viene dedotto il guadagno intermedio di CHF 3000. Si ottengono CHF 4000. Su questi CHF 4000, le viene versata un’indennità giornaliera del 70 per cento, il che equivale a CHF 2800 mensili. Sommando il guadagno intermedio di CHF 3000 e l’indennità giornaliera di CHF 2800, si ottengono CHF 5800 mensili.

Il guadagno intermedio conviene. Annaberta ha a disposizione CHF 900 in più rispetto se non avesse conseguito un guadagno intermedio.

Esempio Conteggio del guadagno intermedio nel caso di disoccupazione parziale

Renzo (28), disoccupato parziale, sposato, padre di tre figli (di 7, 10 e 11 anni)

Renzo aveva due lavori. Per uno dei due lavori ha ricevuto la disdetta. Si è quindi annunciato come disoccupato parziale. Con il lavoro perso guadagnava CHF 3000 mensili (reddito soggetto all'AVS). Facendo il calcolo, il salario giornaliero è di CHF 138 (CHF 3000 diviso 21,7). Poiché ha diritto a un’indennità di disoccupazione dell’80 per cento, la sua indennità giornaliera ammonta a CHF 110 (80 per cento di CHF 138). La sua indennità di disoccupazione ammonta dunque a CHF 2560 mensili.

Ora Renzo trova un lavoro temporaneo che però gli consente di guadagnare solo CHF 2000 al mese. Questo guadagno intermedio gli viene conteggiato come descritto di seguito. Dal reddito assicurato di CHF 3000, viene dedotto il guadagno intermedio di CHF 2000. Si ottengono CHF 1000. Su questi CHF 1000 gli viene versata un’indennità giornaliera del 70 per cento, il che equivale a CHF 800 mensili. Sommando il guadagno intermedio di CHF 2000 e l’indennità giornaliera di CHF 800, si ottengono CHF 2800 mensili.

Il guadagno intermedio conviene. Renzo ha a disposizione CHF 240 in più rispetto a se non avesse conseguito un guadagno intermedio.

Con che modalità è permesso svolgere lavoro onorifico durante la disoccupazione?

Durante la disoccupazione è possibile svolgere lavoro onorifico, ovvero volontario e senza retribuzione, nella misura in cui non superi in totale il 20 per cento del tempo di lavoro. Ciò equivale a un massimo di 8 ore a settimana.

Per svolgere lavoro di volontariato in misura maggiore è necessaria l’approvazione dell’Ufficio regionale di collocamento). A tal fine il lavoro di volontariato deve essere preliminarmente annunciato presso l’URC e occorre inviare una richiesta. Nel migliore dei casi l’approvazione avviene immediatamente.

La richiesta deve soddisfare i criteri seguenti:

Il lavoro di volontariato:

deve poter essere interrotto in qualunque momento per consentire di iniziare un impiego;
avviene volontariamente di propria iniziativa;
deve avvenire in Svizzera nel quadro di un ente strutturato di aiuto reciproco o caritatevole e non può essere in concorrenza con il settore privato;
non può essere orientato al profitto e deve essere al servizio di scopi ideali (interessi sociali o di tutela ambientale).

Un’approvazione viene concessa per un periodo di tre settimane e può essere prolungata.

Vedi direttiva Prassi LADI ID (2023), B261 segg.

Per quanto tempo viene versata l’indennità giornaliera di disoccupazione?

Quante indennità giornaliere di disoccupazione vengono versate?

Vengono versate 5 indennità giornaliere a settimana. La durata del versamento entro il termine quadro per la riscossione dipende dal tempo di contribuzione e dall’età della persona assicurata. Le persone più anziane hanno diritto a un periodo più lungo per le indennità giornaliere rispetto a quelle più giovani.

Numero di indennità giornaliere di disoccupazione

Meno di 25 anni (fino al 25º compleanno) senza obbligo di mantenimento

almeno 12 mesi di contribuzione = 200 indennità giornaliere

Meno di 25 anni (fino al 25º compleanno) con obbligo di mantenimento per figli

almeno 12 mesi di contribuzione = 260 indennità giornaliere (1 anno)

almeno 18 mesi di contribuzione = 400 indennità giornaliere

Più di 25 anni (a partire dal 25º compleanno)

almeno 12 mesi di contribuzione = 260 indennità giornaliere (1 anno)

almeno 18 mesi di contribuzione = 400 indennità giornaliere

Più di 55 anni (a partire dal 55º compleanno)

almeno 22 mesi di contribuzione = 520 indennità giornaliere (2 anni)

Beneficiarie e beneficiari AI con grado AI a partire dal 40 per cento

almeno 22 mesi di contribuzione = 520 indennità giornaliere (2 anni)

Persone esenti da contributo

90 indennità giornaliere (18 settimane)

Quando si esaurisce il diritto alle indennità giornaliere di disoccupazione?

Rioccupazione

Il diritto alle indennità giornaliere di disoccupazione si esaurisce quando la persona assicurata trova un impiego fisso o temporaneo, per oltre 60 giorni, con un salario più alto rispetto all’indennità di disoccupazione.

Pensionamento

Il diritto alle indennità giornaliere di disoccupazione si esaurisce quando la persona assicurata raggiunge l’età di pensionamento e riceve una rendita AVS. Perde il diritto all’assicurazione per la disoccupazione anche chi va in pensionamento anticipato e percepisce una rendita AVS.

Fine del termine quadro per la riscossione

Il diritto alle indennità giornaliere di disoccupazione si esaurisce quando la persona assicurata ha raggiunto la fine del termine quadro per la riscossione, oppure se le sue indennità giornaliere sono esaurite senza che abbia trovato un nuovo impiego.

Ulteriori informazioni per il caso in cui le indennità giornaliere siano esaurite, vedi sotto “Come andare avanti se tutte le indennità giornaliere di disoccupazione sono state percepite?”

Consiglio Le persone disoccupate più anziane possono richiedere il prolungamento del termine quadro per la riscossione

Le persone disoccupate che sono a meno di 4 anni dall’età dal pensionamento ordinario (età di riferimento) possono richiedere il prolungamento da 2 a 4 anni del termine quadro per la riscossione.

Se durante gli ultimi 2 anni sono stati versati i 22 mesi di contribuzione richiesti, oltre agli altri 12 mesi di contribuzione durante gli ultimi 4 anni, vengono concesse 120 indennità giornaliere supplementari. Insieme alle 520 indennità giornaliere del termine quadro regolare, risultano così fino a 640 indennità giornaliere.

Cosa sono i giorni di attesa?

Indipendentemente dal termine quadro per la riscossione esistono dei cosiddetti giorni di attesa. Per questi non vengono ancora versate indennità giornaliere di disoccupazione.

Il numero di giorni di attesa dipende dal reddito assicurato e varia da 0 a 120 giorni. Più è elevato il reddito, più sono i giorni di attesa finché l’indennità giornaliera di disoccupazione viene versata.

I giorni di attesa non influiscono però sul numero di indennità giornaliere che spettano alla persona assicurata.

Numero di giorni di attesa per persone senza obblighi di mantenimento verso figli

Guadagno mensile soggetto all'AVS	Numero di giorni di attesa
fino a CHF 3000	0
da CHF 3001	5
da CHF 5001	10
da CHF 7501	15
da CHF 9417	20

Numero di giorni di attesa per persone con obblighi di mantenimento verso figli sotto i 25 anni

Guadagno mensile soggetto all'AVS	Numero di giorni di attesa
fino a CHF 5000	0
da CHF 5001	5

Nota Per le persone esenti da contributi valgono giorni di attesa particolari

Formazione

Per chi dopo una formazione scolastica, un perfezionamento o una riqualifica durata oltre 12 mesi non trova un impiego sono previsti 120 giorni di attesa.

Estero

Chi ritorna in Svizzera da un Paese al di fuori dell’UE o dell’AELS e vi ha lavorato per almeno un anno deve mettere in conto cinque giorni di attesa.

Nota Malattia e infortunio

Per le persone che a causa di malattia o infortuni sono esenti da contributi per oltre un anno, sono previsti cinque giorni di attesa.

Altro

Nel caso di cessazione di una rendita AI, decesso della persona coniuge, divorzio o separazione, sono previsti 5 giorni di attesa.

Cosa fare in caso di malattia o infortunio durante il percepimento di indennità giornaliere di disoccupazione?

In caso di malattia o infortunio, la persona disoccupata assicurata è tenuta a comunicare la propria incapacità lavorativa completa o parziale entro una settimana dall’inizio dell’incapacità lavorativa all’Ufficio regionale di collocamento.

In caso di malattia o di infortunio, durante i primi 30 giorni l’assicurazione contro la disoccupazione paga alla persona assicurata l’incapacità lavorativa completa o parziale oppure, durante 44 giorni cumulati entro il termine quadro per la riscossione, continua a versare indennità giornaliere di disoccupazione per la stessa malattia o lo stesso infortunio.

La persona assicurata deve dimostrare la propria incapacità lavorativa a partire dal quarto giorno mediante un certificato medico. I certificati medici che sono stati emessi per un’assicurazione malattia o infortuni possono essere utilizzati anche per questioni riguardanti l’assicurazione contro la disoccupazione.

Nella misura in cui l’incapacità lavorativa parziale non impedisce il collocamento della persona assicurata, questa ha diritto:

all’intera indennità giornaliera, se è capace al lavoro almeno al 75 per cento;
a percepire il 50 per cento dell’indennità giornaliera, se è capace al lavoro almeno al 50 per cento.

Vedi direttiva Prassi LADI ID (2023), C166 segg., C168, C179.

Come andare avanti se tutte le indennità giornaliere di disoccupazione sono state percepite?

Se una persona assicurata ha percepito tutte le indennità giornaliere di disoccupazione che le spettano, il diritto ad altre indennità giornaliere si estingue. In questo caso la persona assicurata è considerata esclusa dalle prestazioni e l’assicurazione contro la disoccupazione non è più competente.

Se in un secondo momento viene ritrovato un impiego, il termine quadro per la riscossione ricomincia da capo e la persona assicurata è di nuovo autorizzata a percepire indennità di disoccupazione a partire da un certo momento, qualora dovesse ritornare disoccupata.

Se una persona disoccupata dopo l’esclusione dalle prestazioni non è in grado di mantenersi, resta unicamente la possibilità di trovare autonomamente una soluzione di emergenza presso uffici e organizzazioni sia pubbliche che private.

Le associazioni professionali forniscono informazioni.

Dove è possibile richiedere aiuto sociale e soccorso di emergenza?

Ufficio del servizio sociale

Inoltrare una richiesta di aiuto sociale presso l’Ufficio del servizio sociale del luogo di domicilio.

Fondo sociale di Suisseculture Sociale

Il fondo mira a sostenere le persone professionalmente attive in campo culturale in situazioni di emergenza sociale, indipendentemente dall’appartenenza della persona interessata all’associazione.

Fondo sociale Suisseculture Sociale (tedesco)

Fondo di assistenza per le artiste e gli artisti visivi svizzeri

Il fondo di assistenza assicura il sussidio alle artiste e agli artisti o ai loro eredi in caso di precarietà economica involontaria.

Fondo di assistenza per le artiste e gli artisti visivi svizzeri

Fondazione di previdenza ProLitteris

Previdenza per la vecchiaia e cassa d’assistenza per membri di ProLitteris.

Fondazione di previdenza ProLitteris

Che copertura assicurativa sociale esiste durante la disoccupazione?

I contributi per determinate assicurazioni sociali continuano ad essere coperti durante la riscossione di indennità giornaliere di disoccupazione.

Copertura presso le assicurazioni sociali durante la riscossione di indennità giornaliere di disoccupazione

Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS)

Le indennità giornaliere di disoccupazione sono assicurate nell’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti AVS. I rispettivi contributi vengono dedotti dall’indennità giornaliera di disoccupazione e trasferiti dalla cassa di disoccupazione alla cassa di compensazione AVS.

Assicurazione invalidità (AI)

Le indennità giornaliere di disoccupazione sono assicurate nell’assicurazione invalidità AI. I rispettivi contributi vengono dedotti dall’indennità giornaliera di disoccupazione e trasferiti dalla cassa di disoccupazione alla cassa di compensazione AVS.

Indennità di perdita di guadagno (IPG)

Le indennità giornaliere di disoccupazione sono assicurate attraverso l’indennità di perdita di guadagno. I rispettivi contributi vengono dedotti dall’indennità giornaliera di disoccupazione e trasferiti dalla cassa di disoccupazione alla cassa di compensazione AVS. Con l’indennità di perdita di guadagno (IPG) continuano anche le assicurazioni sociali assicurate con l’IPG: indennità di maternità, indennità dell’altro genitore, indennità di assistenza, indennità in caso di adozione ecc.

Assicurazione contro gli infortuni

Se sono soddisfatti i requisiti per il diritto all’indennità di disoccupazione, l’assicurazione svizzera contro gli infortuni (INSAI/SUVA) si assume la copertura assicurativa in caso di infortuni.

La copertura assicurativa termina 31 giorni dopo l’ultimo giorno di diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione. Tuttavia, la copertura assicurativa può essere prolungata fino a 6 mesi stipulando un’assicurazione convenzionale presso la SUVA. Per prolungare la copertura assicurativa, una volta scaduti i 31 giorni o per il periodo dopo lo scadere dell’assicurazione convenzionale, è necessario stipulare un’assicurazione contro gli infortuni presso una cassa malati.

Consiglio Evitare lacune assicurative: stipulare un’assicurazione convenzionale

In caso di disoccupazione, può avvenire che l’assicurazione contro la disoccupazione impieghi oltre 31 giorni per verificare il diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione. Al fine di evitare una lacuna assicurativa, dovrebbe essere stipulata un’assicurazione convenzionale presso l’assicurazione contro gli infortuni dell’ultima datrice o dell’ultimo datore di lavoro. Ciò deve avvenire entro 31 giorni dopo l’ultimo diritto al salario e il salario assicurato deve ammontare almeno alla metà dell’ultimo salario.

Assicurazione d’indennità giornaliera

Se sussiste un’assicurazione collettiva d’indennità giornaliera attraverso la datrice o il datore di lavoro, la copertura assicurativa si estingue. Eventualmente esiste la possibilità di passare dall’appartenenza all’assicurazione collettiva a un’assicurazione individuale.

Cassa pensioni (LPP)

L’assicurazione di rischio in caso di invalidità o decesso continua a essere valida presso la cassa pensioni (LPP) esistente per 30 giorni dopo la perdita dell’impiego. Successivamente, a partire da un’indennità giornaliera di CHF 87.10, prosegue obbligatoriamente nella Fondazione istituto collettore LPP. Del pagamento dei contributi si occupa la cassa di disoccupazione. La metà dei contributi viene dedotta dall’indennità giornaliera di disoccupazione. Per l’altra metà contribuisce l’assicurazione contro la disoccupazione in sostituzione della datrice o del datore di lavoro. L’assicurazione contro la disoccupazione trasferisce entrambi gli importi alla Fondazione istituto collettore LPP per la previdenza professionale.

Vedi ordinanza sulla previdenza professionale obbligatoria dei disoccupati del 3.3.1997, RS 837.174.

Consiglio A partire dall’età di 58 anni, continuare il risparmio per la vecchiaia presso la cassa pensioni (LPP)

Continuare il risparmio per la vecchiaia presso la cassa pensioni (LPP) è volontario. Per le persone disoccupate a partire dai 58 anni esiste la possibilità di continuare il risparmio per la vecchiaia presso la cassa pensioni (LPP). A tal fine il capitale di vecchiaia risparmiato deve essere trasferito alla Fondazione istituto collettore LPP.

Se il risparmio non viene continuato, la prestazione di libero passaggio (capitale di vecchiaia risparmiato) deve essere trasferita su un conto di libero passaggio o una polizza di libero passaggio. Attenzione: il pagamento della pensione non è possibile da un conto di libero passaggio. Per spiegazioni in merito vedi sotto previdenza professionale (LPP).

Eccezioni cantonali per assicurazioni supplementari

A seconda del Cantone vengono riscossi anche contributi per prestazioni in caso di malattia, l’imposta alla fonte e l’assicurazione di maternità.

Cosa copre l’assicurazione contro la disoccupazione in caso di maternità?

Prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione prima del parto

Una donna incinta disoccupata e in salute, normalmente riceve la sua indennità giornaliera di disoccupazione fino al parto, poiché è considerata collocabile. Negli ultimi due mesi prima della data prevista per il parto non è più tenuta a cercare un impiego.

Prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione durante il congedo di maternità

Una donna che al momento del parto è disoccupata, ha diritto all’indennità di maternità che viene pagata dalla cassa di compensazione AVS. Per l’entità dell’indennità di maternità è determinante il salario prima della disoccupazione. In questo modo la pratica di disoccupazione viene cancellata il giorno del parto e la madre, per la durata del suo congedo maternità, viene dimessa dalla disoccupazione.

Prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione dopo il congedo di maternità

Se una volta terminato il congedo di maternità la madre desidera riprendere un’occupazione, il giorno successivo alla fine del congedo, a partire dalla 15ª settimana dopo il parto, deve di nuovo annunciarsi come disoccupata.

Prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione per l’altro genitore

Se l’altro genitore è annunciato come disoccupato alla nascita del figlio e percepisce già indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione, vi è diritto a un rimborso dell’altro genitore (una volta congedo di paternità, dal 2024 congedo dell’altro genitore). Questo autorizza a prendere 14 giorni di congedo durante sei mesi dopo la nascita del figlio, come giorni singoli o anche consecutivi.

Questi giorni non vengono però indennizzati dall’assicurazione contro la disoccupazione. Spetta all’altro genitore far valere il diritto all’indennizzo direttamente presso la rispettiva cassa di compensazione AVS dell’ultima datrice o dell’ultimo datore di lavoro.

L’assicurazione contro la disoccupazione come sostiene l’indipendenza?

Impiego e attività indipendente contemporaneamente

È possibile combinare un’attività indipendente e un’attività dipendente (impiego). Se in questo caso l’impiego viene disdetto, la persona assicurata ha diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione per la perdita di salario derivante dall’impiego, mentre prosegue la sua attività indipendente.

Il tipo di attività indipendente determina il conteggio delle prestazioni AD, a seconda se questo sia considerato duraturo o soltanto occasionale.

Attività indipendente duratura

Un’attività lucrativa indipendente duratura è tale se questa non può essere abbandonata rapidamente e se richiede un tempo considerevole alla persona assicurata. In questo caso, per il calcolo del guadagno assicurato viene considerato il grado di occupazione dell’attività lucrativa indipendente al momento dell’annuncio presso l’Ufficio regionale di collocamento (URC). Il guadagno assicurato conta come lavoro a tempo parziale e non viene conteggiato come guadagno intermedio.

Vedi direttiva Prassi LADI ID B34a, B311 e B238 segg.

Esempio Attività indipendente duratura

Conrad, senza figli e non sposato, è impiegato come grafico al 50 per cento presso un museo. Contemporaneamente è annunciato presso la cassa di compensazione AVS come illustratore indipendente. Dalla sua attività indipendente, anch’essa con un grado di occupazione del 50 per cento, consegue un reddito regolare.

Ora perde il suo impiego al museo e continua a lavorare come illustratore indipendente. Per la perdita del suo impiego si annuncia presso l’URC come disoccupato al 50 per cento.

Riceve un’indennità giornaliera di disoccupazione che sostituisce il mancato guadagno presso il museo. Il reddito della sua attività indipendente non viene dedotto dall’indennità giornaliera di disoccupazione.

Attività indipendente occasionale

È considerata attività lucrativa indipendente occasionale, se questa viene esercitata temporaneamente e occasionalmente, se richiede solo investimenti esegui e può essere abbandonata rapidamente al fine di iniziare un impiego.

In questo caso si presume un impiego a tempo pieno. Il reddito dell’attività indipendente occasionale viene dedotto dalle indennità giornaliere e riconosciuto come guadagno intermedio.

Esempio Attività indipendente occasionale

Louise è impiegata all’80 per cento presso una compagnia di danza e occasionalmente svolge un’attività indipendente come grafica per piccoli incarichi irregolari. Perde il suo impiego presso la compagnia di danza e si annuncia come disoccupata a causa della perdita del suo reddito salariale. Continuerà a svolgere occasionalmente piccoli incarichi.

Louise si annuncia come disoccupata al 100 per cento, poiché la sua attività indipendente viene esercitata solo occasionalmente. Il suo guadagno assicurato corrisponde al 70 o all’80 per cento del suo salario presso la compagnia di danza (70 o 80 per cento a seconda degli obblighi di mantenimento verso figli o dell’entità del suo reddito).

Il reddito della sua attività indipendente occasionale è considerato guadagno intermedio e viene dedotto dalla sua indennità giornaliera.

Nota: definizione di guadagno accessorio come “guadagno non assicurato”

Un guadagno accessorio può essere conseguito anche al di fuori del quadro ordinario dell’attività indipendente. Partiamo dal presupposto dell’esempio sopra:

Louise è impiegata all’80 per cento presso la compagnia di danza e accanto lavora al 40 per cento come indipendente. Perde la propria attività principale presso la compagnia di danza (80 per cento) e fa richiesta per indennità giornaliere di disoccupazione nel modo seguente: 80 per cento dalla compagnia di danza e 20 per cento dall’attività accessoria. Sommando, quale base di calcolo si ottiene il 100 per cento del guadagno assicurato secondo l’indennità di disoccupazione.Il 20 per cento del guadagno accessorio durante la disoccupazione viene conteggiato come guadagno intermedio. Il restante 20 per cento non viene conteggiato né come guadagno intermedio, né come guadagno accessorio. Se estende la sua attività di guadagno accessorio (per esempio al 60 per cento), questo guadagno supplementare è ora da conteggiare come guadagno intermedio.

Vedi direttiva Prassi LADI ID C8 segg. (p. 186 segg.) .

L’assicurazione contro la disoccupazione come sostiene l’accesso all’attività lucrativa indipendente?

Le persone disoccupate che desiderano iniziare un’attività lucrativa indipendente continua, vengono sostenute dall’assicurazione contro la disoccupazione durante la fase di pianificazione e a tal fine ricevono un massimo di 90 cosiddette indennità giornaliere di pianificazione entro il termine quadro ordinario di 2 anni. Si tratta di 18 settimane, rispettivamente circa 4 mesi.

Accanto al versamento di indennità giornaliere di pianificazione, l’URC offre corsi sulla fondazione e la gestione di un’impresa.

Durante la fase di pianificazione, la persona assicurata è esentata dai suoi obblighi di ricerca di un impiego. Non deve né candidarsi, né deve accettare un impiego.

Come è possibile avvalersi Vedi LADI art 71a segg. e Direttiva LADI PML (2023) K21 .

Condizioni per passare all’attività indipendente durante la disoccupazione

Affinché l’assicurazione contro la disoccupazione sostenga l’inizio di un’attività indipendente, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

La persona disoccupata:

è annunciata come disoccupata;
è disoccupata senza colpa propria (non si è licenziata!);
ha compiuto almeno 20 anni;
può presentare un progetto di massima per l’inizio di un’attività lucrativa indipendente economicamente sostenibile e duratura.

L’assicurazione contro la disoccupazione garantisce anche un sostegno per accedere all’attività indipendente parziale.

Una volta scaduti i 90 giorni, la persona assicurata deve decidere se proseguire con il suo progetto per un’attività lucrativa indipendente o interromperlo. In caso di proseguimento perde il suo stato di disoccupata. In caso di interruzione ricomincia con la ricerca d’impiego.

La persona assicurata che si annuncia come disoccupata e desidera percepire di nuovo prestazioni dell’AD non può conseguire un guadagno intermedio nel settore del progetto sostenuto e deve lasciare definitivamente questa attività.

Vedi LADI art. 71a segg. e Direttiva LADI PML (2023) K74.

Vedi LADI art. 71a segg. e Direttiva LADI PML (2023) K6 e K7 segg.

Nota Eccezioni

Le persone assicurate che rilevano un’azienda o un negozio già esistente e funzionante, non ricevono nessun sostegno per l’avvio di un’attività indipendente.

Se vi è un nesso causale tra la disoccupazione (colpa propria) e l’inizio di un’attività lucrativa indipendente, il sostegno è escluso.

Prolungamento del termine quadro per la riscossione

Se dopo la fase di pianificazione viene davvero intrapresa un’attività lucrativa indipendente, il termine quadro in corso per la riscossione di indennità giornaliere viene prolungato di due anni.

Questo significa: se l’attività indipendente fallisce, per la durata del termine quadro possono essere percepite indennità giornaliere di disoccupazione.

LADI art. 71

Prolungamento del termine quadro, nel caso in cui non venga percepita nessuna misura di sostegno per l’attività lucrativa indipendente (SAI) dall’assicurazione contro la disoccupazione

Per le persone disoccupate che hanno compiuto il passo verso l’attività lucrativa indipendente senza percepire prestazioni, il termine quadro per il periodo di contribuzione o per la riscossione viene prolungato al massimo di due anni. Il termine quadro per il periodo di contribuzione viene invece prolungato per la durata dell’attività indipendente (ma al massimo di 2 anni).

Premesse per il prolungamento del termine quadro per la riscossione

Valgono le seguenti premesse:

al momento dell’inizio dell’attività lucrativa indipendente deve essere in corso un termine quadro per la riscossione;
durante l’esercizio dell’attività indipendente non devono essere state percepite indennità compensative;
l’attività lucrativa indipendente deve essere stata abbandonata definitivamente.

Se al momento del riannuncio il periodo di contribuzione è sufficiente a iniziare un nuovo termine quadro, il termine quadro per la riscossione non viene prolungato.

Premesse per il prolungamento del termine quadro per il periodo di contribuzione

Valgono le seguenti premesse:

al momento dell’inizio dell’attività lucrativa indipendente non deve essere in corso un termine quadro per la riscossione;
durante il cambiamento verso l’attività lucrativa indipendente e durante il suo esercizio non devono essere state percepite prestazioni dall’assicurazione contro la disoccupazione;
l’attività lucrativa indipendente deve essere conclusa all’interno del termine quadro regolare per il periodo di contribuzione.

Vedi anche: guadagno intermedio e “Quanto dura il periodo di contribuzione all’AD per le professioni culturali?”

Vedi LADI art. 9a; grafici nella Prassi LADI B53.

Cosa è l’indennità per lavoro ridotto (ILR)?

Il lavoro ridotto è una riduzione temporanea, completa o parziale, dell’attività di un’azienda, mentre il rapporto di lavoro contrattuale con le impiegate e gli impiegati viene mantenuto. Il lavoro ridotto viene accettato unicamente se è riconducibile a cause economiche (congiunturali o strutturali) e inevitabile.

L’indennità per lavoro ridotto è una compensazione per le persone impiegate i cui orari di lavoro, e di conseguenza anche i salari, sono stati ridotti temporaneamente al fine di salvare l’azienda. Può riguardare l’intera azienda oppure anche solo un reparto di un’azienda.

Per maggiori informazioni vedi Prassi LADI ILR C1 segg., p. 28 segg. (2023).

Quando e come è possibile richiedere il lavoro ridotto?

L’assicurazione contro la disoccupazione può disporre il lavoro ridotto su richiesta di un’azienda, se si prevede che il lavoro ridotto sia temporaneo. A tal fine l’azienda deve richiedere il consenso delle persone impiegate.

Il diritto alle compensazioni spetta alle persone impiegate ancora vincolate da un rapporto di lavoro, il cui tempo di lavoro è stato ridotto almeno del 10 per cento o eliminato completamente e il cui posto di lavoro con grande probabilità può essere mantenuto.

Il lavoro ridotto non viene indennizzato con un salario pieno, ma solo con l’80 per cento e durante un massimo di 12 mesi. Le persone impiegate possono richiedere di continuare a essere remunerate secondo il contratto di lavoro. Non possono essere obbligate al lavoro ridotto.

Una domanda di lavoro ridotto deve essere annunciata dalla datrice o dal datore di lavoro presso l’ufficio competente con almeno 10 giorni di anticipo.

Chi è escluso dall’indennità per lavoro ridotto?

Le perdite di lavoro che rientrano nei normali rischi aziendali e che nel settore, nella professione o nell’azienda sono usuali o riconducibili a oscillazioni stagionali del grado di occupazione non vengono considerate.

Le persone che esercitano un’attività indipendente non hanno diritto a compensazione, poiché sono escluse dall’assicurazione.

Non hanno inoltre diritto indennità per lavoro ridotto:

impiegate e impiegati il cui tempo di lavoro non è determinabile o controllabile esattamente;
tirocinanti;
dipendenti che partecipano finanziariamente all’azienda;
membri della direzione di un’azienda;
socie e soci di una società a garanzia limitata (Sagl);
socie e soci di una società anonima (SA).

Cosa è l’indennità per insolvenza?

Hanno diritto a indennità per insolvenza le persone impiegate la cui datrice o il datore di lavoro è insolvente, ovvero non più in grado di pagare i debiti e i salari non ancora versati.

La cassa di disoccupazione si assume al massimo il pagamento dei salari dei precedenti quattro mesi.

Come viene richiesta l’indennità per insolvenza?

Al fine di ottenere pagamenti per insolvenza dalla cassa di disoccupazione, una persona impiegata deve richiedere il salario non ancora versato presso la datrice o il datore di lavoro, questo significa, richiedere il salario per lettera raccomandata e nel secondo sollecito fissare un termine di pagamento annunciando il licenziamento immediato.

Se il termine scade senza esito, la persona impiegata deve avviare un’esecuzione in via di fallimento nei confronti della datrice o del datore di lavoro e in seguito far valere il diritto alla continuazione del versamento del salario presso l’assicurazione contro la disoccupazione e annunciarsi come disoccupata.

È importante rispettare i termini: il diritto all’indennità per insolvenza deve essere annunciato entro 60 giorni dopo l’apertura del fallimento o l’esecuzione del pignoramento.

Cosa è l’indennità per intemperie?

Hanno diritto a un’indennità per intemperie le persone impiegate che a causa di intemperie non sono in grado di svolgere il proprio lavoro, nella misura in cui il lavoro non è ragionevolmente possibile nonostante tutte le misure di protezione tecniche, economiche o per altri motivi. Dell’indennità per intemperie beneficiano solo alcuni settori professionali che sono stabiliti dal Consiglio federale. Le indennità per intemperie non sono previste per il settore della cultura.

Basi giuridiche

Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA)

Legge federale sull’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione) (LADI)

Ordinanza sull’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (Ordinanza sull’assicurazione contro la disoccupazione) (OADI)

Direttiva LADI ID (Prassi LADI ID), Mercato del lavoro/Assicurazione contro la disoccupazione (TC), stato: 01.01.2024: C1, C6; Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), Segreteria di Stato dell’economia

Fonti e riferimenti

Opuscoli della Confederazione

[Ufficio federale delle assicurazioni sociali[UFAS[https://www.bsv.admin.ch/bsv/it/home.html]]

Annuario delle assicurazioni sociali 2024, hrm4you.ch, Lucerna, 2024

Dossier assicurazioni sociali 2024, Keiser Verlag

Casella di controllo Regolamentazioni speciali dell’assicurazione contro la disoccupazione per le professioni della cultura

Idoneità al collocamento

Nelle professioni con rapporti d’impiego che cambiano frequentemente o di durata limitata si ha diritto a più tempo per cercare un impiego nel proprio campo abituale.

Entità delle indennità giornaliere di disoccupazione

In caso di oscillazioni rilevanti del reddito, per la determinazione dell’entità delle indennità di disoccupazione è possibile concedere un periodo più lungo quale base di calcolo.

Periodo di contribuzione

Per le professioni culturali, i primi 10 giorni di un impiego vengono conteggiati come doppio periodo di contribuzione. Questo vale anche per i guadagni intermedi.

Casella di controllo Lavoro perso, cosa fare?

1. Verificare i termini di licenziamento

La datrice o il datore di lavoro ha rispettato il termine legale di licenziamento e le rispettive prescrizioni? In caso contrario il licenziamento è nullo.

2. Annunciare la disoccupazione

Annunciare immediatamente la perdita del lavoro presso l’Ufficio regionale di collocamento (URC). Ciò può avvenire elettronicamente attraverso il cosiddetto Job-Room, il portale per la ricerca di impiego della Confederazione.

Job-Room

L’annuncio dovrebbe avvenire tempestivamente, al più tardi il primo giorno di disoccupazione, ancora meglio già quando la disdetta viene nominata. Annunciarsi tempestivamente non comporta svantaggi, al contrario. Annunciarsi troppo tardi implica giorni di sanzione, i cosiddetti giorni di sospensione, per i quali vengono cancellate indennità giornaliere di disoccupazione.

Entro 15 giorni dopo l’annuncio, l’URC invita per un primo colloquio.

3. Cercare un impiego immediatamente dopo la ricezione della disdetta

L’obbligo di collaborare alla ricerca di un lavoro inizia già tre mesi prima della perdita dell’impiego oppure nel momento in cui questa è nota. Al fine di far valere il diritto all’indennità giornaliera di disoccupazione, una persona assicurata deve provare i propri sforzi di fronte all’URC.

Di regola viene concesso un termine dai 4 ai 6 mesi, all’interno del quale è possibile cercare un nuovo impiego nel proprio campo abituale. In seguito la ricerca va estesa anche ad altri campi professionali. Per le professioni della cultura vale un termine più lungo.

4. Verificare gli effetti sulle assicurazioni sociali e garantire la copertura

Un licenziamento si ripercuote sulla copertura delle assicurazioni sociali.

Cassa malati

In presenza di un’assicurazione collettiva presso la cassa malati attraverso la datrice o il datore di lavoro, la copertura collettiva si estingue ed è necessaria un’iscrizione privata. Eventualmente l’assicurazione collettiva può essere trasformata in un’assicurazione individuale.

Assicurazione contro gli infortuni

Per chi perde il lavoro viene a mancare l’assicurazione contro gli infortuni professionali. Per i lavori con un tempo di lavoro di almeno 8 ore a settimana esiste anche una copertura per infortuni non professionali, per gli infortuni nel tempo libero.

La copertura assicurativa normalmente si estingue 31 giorni dopo la fine del rapporto d’impiego. Per un prolungamento fino ad altri 6 mesi è possibile concordare un’assicurazione convenzionale. Per prolungare la copertura assicurativa, una volta scaduti i 31 giorni o per il periodo dopo lo scadere dell’assicurazione convenzionale, è necessario stipulare un’assicurazione contro gli infortuni presso una cassa malati.

Assicurazione d’indennità giornaliera

Un’assicurazione d’indennità giornaliera copre la perdita di salario a causa di malattia o infortunio. In presenza di un’assicurazione individuale privata, è necessario annunciare il cambiamento di reddito dovuto alla perdita del lavoro. Se sussiste un’assicurazione collettiva d’indennità giornaliera attraverso la datrice o il datore di lavoro, la copertura assicurativa si estingue. Eventualmente esiste la possibilità di passare dall’appartenenza all’assicurazione collettiva a un’assicurazione individuale (questo comporta dei premi più elevati).

Cassa pensioni (LPP)

In presenza di una copertura assicurativa presso la cassa pensioni (LPP) attraverso la datrice o il datore di lavoro, la protezione contro il rischio in caso di invalidità o decesso rimane valida per 30 giorni dopo la fine del rapporto di lavoro. Trascorso questo termine si estingue, a meno che entro 30 giorni non venga iniziato un nuovo rapporto di lavoro con adesione alla cassa pensioni obbligatoria (LPP).

Verificare la possibilità di un’assicurazione convenzionale. La protezione contro il rischio può essere prolungata al massimo di 6 mesi.

L’avere di vecchiaia risparmiato dalla previdenza professionale (LPP) va trasferito alla cassa pensioni della datrice o del datore di lavoro successivo. Se non viene iniziato nuovo rapporto di lavoro, il denaro va trasferito entro due anni su un conto di libero passaggio o una polizza di libero passaggio, oppure alla Fondazione istituto collettore LPP.

Indennità di maternità e indennità dell’altro genitore

Un licenziamento ha anche effetti sull’assicurazione di maternità e sulle assicurazioni ad essa connesse dell’IPG (indennità di perdita di guadagno). Il diritto a indennità di maternità sussiste unicamente se una donna ha esercitato un’attività lucrativa per almeno 5 mesi durante la gravidanza (in caso di parto prematuro una conseguente durata più breve).

L’annuncio all’assicurazione contro la disoccupazione prosegue la copertura. Se si rinuncia ad annunciarsi, a seconda della durata dell’impiego ed del momento del parto, il diritto a indennità di maternità si estingue. Lo stesso vale per l’indennità dell’altro genitore (una volta assicurazione di paternità).